OTL – Finale 80W – EL509 2

Finale OTL di derivazione Transcendent da 80+80W.

otl transcendent aperto

Questa è stata una realizzazione piuttosto impegnativa, che mi ha portato via molto tempo, soprattutto per l’ottimizzazione del cablaggio e delle tarature finali.

Dopo varie ricerche in rete consultando forum e siti, sono giunto all’indirizzo della Transcendent, costruttore di amplificatori OTL, e non solo. Ho acquistato il libro (Ebook) di Bruce Rozemblit, fondatore e progettista della suddetta, e mi sono immerso nella lettura dei suoi scritti.

Mi ha colpito subito il progetto di un OTL da 80W con le EL509 come valvole, che io amo moltissimo per la musicalità e dolcezza, un progetto molto originale dove Rozenblit usa una tipologia molto ricercata ma allo stesso tempo semplice (ha brevettato il circuito).

Il progettista afferma che con questo tipo di circuitazione le valvole lavorano a circa il 50% delle loro caratteristiche, assicurando una lunga durata ed un stress molto basso, con un’ampia disponibilità di dinamica nei transienti più impegnativi.
Fa lavorare il finale in classe AB, con una controreazione di una ventina di db (a questo punto un vero hi ender avrebbe già mandato al diavolo il buon Bruce, ed io ne ero tentato, però ho voluto dare fiducia a questo signore, quindi ho proseguito con la lettura ed ho cominciato a fantasticare su un eventuale realizzazione.

Dopo varie riflessioni e ipotesi ho iniziato a procurarmi la componentistica necessaria: dai trasformatori di alimentazione (fatti realizzare su specifica dalla Raoli), alle resistenze e condensatori (Vintage Hi-Fi), e all’accessoristica in generale. Ho rivolto infine le mie attenzioni sulle valvole.

Qui è sorto un problema di reperibilità. Io cercavo le EL509 II, in quanto le avevo provate sull’ amplificatore della SiAudio, e ne ero rimasto affascinato. In rete si trovano abbastanza facilmente le JJ, che sono simili, sia come piedinatura che come caratteristiche elettriche. Ma secondo alcuni forumer, diverse timbricamente, anche se Mr. Rozenblit sembra non dare controindicazioni su queste valvole.

Un colpo di fortuna l’ho avuto in occasione di una fiera dell’elettronica (Cerea), dove ho conosciuto un espositore di apparecchiature audio valvolari, che ha assicurato una sua disponibilità nel reperire queste valvole, così in breve tempo sono riuscito a procurarmene un paio di decine, ritirate direttamente a casa sua (una sessantina di km dalla mia città).
Attraverso il mio tracciacurve ho selezionato le 16 con le caratteristiche più simili, anche se Mr. Rozenblit non lo ritiene necessario, ed ho cominciato ad approntare il progetto.

Un grande aiuto e fonte di informazioni è il forum legato al sito della Transcendent, dove centinaia di utenti si scambiano idee e suggerimenti. Anche lo stesso Rozenblit vi partecipa. Io ho avuto alcuni contatti diretti con lui attraverso il forum, quando gli ho chiesto spiegazioni riguardo alla distorsione d’incrocio visualizzata con l’oscilloscopio durante la fase di taratura e collaudo della mia realizzazione. Vedi qui la sua risposta.

Per la realizzazione vera e propria mi sono orientato su una costruzione dualmono affidandomi a dei supporti in lamiera forata e sagomati in maniera da alloggiare nella parte inferiore la componentistica passiva, e nella parte superiore le valvole con i grossi condensatori filtro. Il pesante case proviene da un grosso server-pc rack dismesso che ho svuotato ed adattato alle mie esigenze.

 otl transcendent cablaggio2otl transcendent cablaggio

Quindi con grande passione e pazienza ho inserito il tutto all’interno cercando di dare una certa forma, ma soprattutto una disposizione da avitare loop di massa e lasciare spazio per eventuali manutenzioni e tarature.

otl transcendent aperto2 otl transcendent aperto1

5 bei piedoni di acciaio supportano i 40kg di questo “coso”, e poi alla fine ho dovuto inserire 3 ventole (silenziose di tipo modding per pc) sul coperchio perché una volta chiuso diventava rovente, e lasciare il coperchio aperto non era esteticamente una soluzione che mi piaceva.

 

finale otl transcendent

Quando lo vedo in funzione e sento l’aria calda espulsa dalle ventole mi complimento con me stesso, perché penso che sono riuscito a costruire la prima

“pompa di calore a valvole termoioniche”.

Il collaudo è avvenuto in vari steep. Per primo ho verificato gli alimentatori , le varie tensioni, e la stabilità con dei carichi fittizi collegati in maniera da simulare i finali collegati.

Quindi sono passato ai due telai, verificando nei punti di test point indicati nel piano di costruzione di Mr. Rozenblit, che le tensioni fossero quelle indicate. Ho infine regolato il bias e l’offset come da specifica (ho dovuto fare delle compensazioni modificando alcune resistenze per ottenere l’optimum), e lasciato in funzione per qualche ora. Alla fine ho ricontrollato e regolato un altro pò per ottenere il valore di offset più prossimo allo 0.

Per alcuni giorni ho collegato al finale dei diffusori di prova, dandogli in pasto musica e segnali musicali non stop per varie ore, e controllando sempre che non ci fossero variazioni o cedimenti dei valori impostati. Tutto ok. Nessun rumore di fondo e nessuna vibrazione dai trasformatori.

Nel frattempo avevo approntato anche un vumeter con delle valvole nixie, e collegato al finale, ma poi c’ho rinunciato, visto già l’eccessivo calore che deve smaltire, non ho voluto aggiungerne dell’altro.

Giunto a questo punto ho inserito il finale nel mio impianto, pilotato dal pre “valvolinea” con il phono 22MKII e diffusori Sonus Faber Olimpica 2.

Una grande “macchina per l’anima”. E si, si potrebbe proprio dire così.

Accesa con le sue 22 valvole illuminate che creano l’atmosfera giusta, scaldata a dovere e la luce soffusa della stanza d’ascolto…
Quando parte la Musica (notare la M maiuscola), è un trionfo di emozioni.

Semplicemente fantastico, il suono esce dai diffusori con una facilità e naturalezza incredibile. Fatico non poco a ridimensionare la mia stanza quando chiudo gli occhi, il palco, l’ambiente, il respiro degli strumenti, la fisicità dell’artista che si sta esibendo per me, davanti a me… è quasi commovente. Il quartetto che sto ascoltando in questo momento è li potrei alzarmi dal divano e andare a stringergli le mani per complimentarmi di come stanno suonando.

Io non sono un ingegnere elettronico o un tecnico specializzato in tecnologia audio, per me quello che Rozenblit ha progettato sa proprio di miracolo.

Quella distorsione cercata e vista strumentalmente, la retroazione voluta dal progettista, la volontà di far lavorare in questo modo le valvole, beh devo dire che se questo è il risultato, è sicuramente opera di un genio, e me ne guarderò bene la prossima volta prima di giudicare un progetto, di starmene alla larga da pregiudizi sulla retroazione, o sulla classe di funzionamento .

In questi mesi ho potuto assaporare la musica come mai prima.

La mia sorgente analogica, in questo momento, è data da una testina Supex con il suo stepup, e devo dire che la naturalezza di questa testina è bellissima.

Non ho ancora trovato dei difetti su questo finale, forse il problema più evidente è proprio quello di non aver “difetti”, di riprodurre quello che gli dai con estremo “cinismo” e sincerità. Devi avere dei buoni dischi, con delle buone registrazioni, questo finale non ha pietà.

Io amo soprattutto la musica, l’esecuzione, la passione artistica di chi la suona. Ma se nell’ascoltarla c’è anche una buona qualità tecnica della registrazione allora quella musica diventa divina.