Pre Valvolinea
Il preamplificatore qui realizzato è frutto di una bellissima trattazione a firma dell’ing. Fulvio Chiappetta sulla rivista CHF con il titolo: Preamplificatore Valvolinea. Prendendo spunto dallo splendido pre Zanden, l’ingegnere scrive una serie di articoli sul funzionamento e le particolarità costruttive di questo preamplificatore . In questi articoli affronta con grande passione e professionalità questa tipologia di progetto, presentando poi una serie di suggerimenti e schemi per approntare una macchina molto originale e performante.
Non mi sono fatto sfuggire quest’occasione, ho letto e riletto i vari capitoli di questo straordinario progetto. Mi sono documentato sulle circuitazioni proposte, ed alla fine ne è venuto fuori un bellissimo pre linea con alcune particolarità interessanti che hanno aggiunto a questa macchina quel tocco di personalità che non guasta mai.
Vi consiglio di andare a leggere gli articoli dell’ingegnere sulla rivista, sono veramente belli ed interessanti. L’approccio tecnico non è ostico, ed anche i meno esperti, a mio avviso, ne possono ricavare ottimi spunti.
Tornando al pre in questione, l’ho realizzato su circuito stampato perchè volevo che la scheda fosse poi ancorata ad un sistema fluottante per evitare vibrazioni alle valvole. Nei vari pre che ho costruito nel tempo, le vibrazioni e la microfonicità delle valvole mi hanno sempre fatto fare i salti mortali.
Comunque sia, la basetta è risultata molto semplice, visto i pochi componenti presenti, il tutto poi incernierato su un supporto elastico e fissato al cabinet metallico con particolare attenzione ai collegamenti di massa. Il tocco personale l’ho dato con l’inserimento di un controllo volume motorizzato e di un selettore ingressi anche questo telecomandato. Ho usato un piccolo kit in vendita in rete sostituendo il potenziometro a bordo con un ottimo Alps motorizzato.
Infine ho costruito un sistema a display comandato da un pic e programmato ad hoc dal sottoscritto, che visualizza l’ingresso della sorgente attiva, il livello del volume, la tempistica di riscaldamento valvole, ecc.
La parte più impegnativa di questo pre è stata la parte alimentatrice. A questa sezione è stata data una grande importanza, sia negli articoli della rivista summenzionata, sia da varie fonti da cui mi sono documentato. Quindi qui non ho “badato a spese”, come si suol dire. Effettivamente ho curato molto questa sezione, inserendo buoni condensatori, induttori, ecc. e curando al massimo il layout dei collegamenti.
Ho tribolato non poco per ottenere un buon risultato sui loop di massa e collegamenti vari, ma alla fine il pre è molto silenzioso e stabile. Sul pre ho fatto anche vari cambi valvola (selezionate), fino a trovare quelle meno microfoniche e con buone caratteristiche timbriche.
L’estetica con il display la trovo carina e funzionale, anche se da dove sono seduto non riesco a leggere il livello del volume. Comunque non è fondamentale, l’importante per me in questo momento, è la comodità del telecomando per la regolazione del volume ed il cambio delle sorgenti.
L’ascolto è avvenuto dopo alcune ore di rodaggio. Inserito nella mia catena audio ho sentito subito la differenza. Passato dall’integrato 25W con EL509 senza il pre , al finale 6C33C con anteposto questo pre, è cambiato tutto. Per la verità non ho ancora capito se questo finale mi piace di più o di meno (leggere prova del OTL 6C33C), so solo però che il pre ha tolto quel “velo” all’immagine sonora che non immaginavo di avere.
Ora a distanza di tempo la mia catena di ascolto è cambiata, il finale che ora pilota è un Transcendent 80+80W autocostruito con diffusori Sonus Faber Olimpica 2, e devo dire che grazie a questo pre l’immagine sonora è di una raffinatezza e coerenza impensabili.
Le sensazioni di credibilità del fronte sonoro mi sono state confermate anche da altre persone che ho invitato all’ascolto, audiofili e non, e vi posso assicurare che il pre in questione fa la sua parte.